Se sei già capitato nelle pagine di questo sito, sicuramente ti ho già raccontato che senza la mia Silvia difficilmente avrei la forza di scrivere e portare avanti l’attività musicale e tutto quello che ne consegue. Per questo lo scorso anno le ho dedicato “Più di un film” in occasione del nostro matrimonio. Quest’anno invece ho pensato di fare un regalo a me e quale regalo migliore puoi fare a un cantautore se non una canzone?;)

Siamo bombardati dai social che mettono in vetrina costantemente quanto sia bella la vita di chi ce la fa e a tutti gli altri chi ci pensa? Se sei un musicista/cantante/cantautore credo che almeno una volta nella vita ti sia stato detto: “basta avere passione o ci vuole passione

E’ indubbio che la passione serva, ma a conti fatti, nel mondo della musica odierna dove artista e personaggio (o influencer) sono entità sempre più accartocciate tra loro, dove lo scandalo è ormai una delle armi d’ordinanza per catalizzare l’attenzione, avere passione per quello che si fa è sufficiente? Voglio dire, quali sono gli ingredienti per avere successo oggi? Io queste domande me le sono fatte…ed è così che è nata la canzone “Palcosceno”

Ps Ho detto che mi sono fatto delle domande, non che ho trovato delle risposte 😉

Un talent-show, in un magnifico teatro con concorrenti, giurati e pubblico in delirio, dominato da un eccentrico host che si spoglierà fino a rimanere in culotte di pelle… decisamente un “Palcosceno”

Nel teatro di un paese di collina, si sta svolgendo un contest musicale. I giudici sono folcloristici personaggi locali: il sindaco del paese sempre entusiasta, la moglie curvy, una giornalista imbranata e la diva del paese scorbutica. 

I talenti sono giovanissimi artisti dal look perfetto e curato. Tra loro risalta come un pesce fuor d’acqua Francesco, vistosamente lo sfavorito, intenzionato ciò nonostante a partecipare al contest mentre imbraccia il suo fedele ukulele. 

Il pubblico fuori dal teatro, così come i giudici, sono in trepida attesa per l’arrivo di un magnetico quanto cinico ed egocentrico personaggio. Lui condurrà lo show, dando un volto alla voce della canzone mentre avranno luogo le esibizioni dei talenti. Nulla di osceno in tutto questo? Certo, se non fosse che a un certo punto il super ospite, travolto da un delirio di onnipotenza, inizierà a spogliarsi fino a rimanere in culotte di pelle ballando tra giurati sconvolti e pubblico in delirio che nel frattempo avrà invaso il teatro.

La regia del video è affidata aLightFish Studio di Torino, team di giovani registi che hanno collaborato con band indie di rilievo come gli Eugenio in Via di Gioia.  Il ruolo principale è affidato aEttore Nicoletti, attore professionista che vanta ruoli e partecipazioni importanti a livello teatrale e cinematografico. Non poteva mancare il buon Mauro Asirelli, ormai una delle colonne portanti delle produzioni video Francesco e i Passabanda e alcuni degli allievi più promettenti della scuola d’improvvisazione teatrale Open Improv di Mauro. Le riprese del video sono state interamente realizzate nel territorio di Marradi, in particolare nella meravigliosa cornice delTeatro degli Animosi. Preziosissima è stata la collaborazione del Comune di Marradi e dell’Associazione Marradinventa, in particolare della sua rappresentante Enrica Cavina (una dei giudici nel video) la quale ha coinvolto nel progetto la comunità marradese, che ha risposto con entusiasmo. Fondamentale è stato anche l’aiuto degli amici e dei fans del progetto Francesco e i Passabanda.

Alle riprese del video hanno partecipato complessivamente circa 70 comparse!A questo punto sono assolutamente doverosi i…

RINGRAZIAMENTI

Un ringraziamento al Comune di Marradi e all’Associazione Marradinventa per averci dato la possibilità di realizzare questo video nella splendida cornice del Teatro degli Animosi.

Grazie a tutte le persone che hanno preso parte al video: agli amici che ci hanno seguito fino a Marradi (speriamo che non ci seguano anche sotto casa) e alla comunità marradese, in particolare ai ragazzi/e che si sono prestati a diventare “talent” per un giorno.Grazie per aver partecipato così numerosi anche se non siamo ancora famosi  (…adesso lo siamo?…e adesso?…sì ma adesso?)

Un ringraziamento speciale va a Enrica Cavina (dell’Associazione Marradinventa) che ci ha supportato in ogni passo di questa gigantesca e meravigliosa avventura e ci ha fatto conoscere: Lalli, costumista del teatro, che ha vestito di tutto punto i nostri talenti, Lucio il nostro fantastico trattorista tuttofare, il ristorante La Colombaia con cui abbiamo potuto sfamare tutti, i rappresentanti della banda di Marradi che hanno dato un tocco di colore in più al nostro video

Grazie a Jessica per l’aiuto come segretaria nell’accoglienza di tutte le nostre comparse

CURIOSITA’

“Ci vuole in fondo ci vuole passione, ci vuole il mondo della televisione. Ci vuole un hashtag sexy sopra un selfie sincero, perché sul palco non facciamo mistero”

La frase “sul palco non facciamo mistero” si presta ad una duplice interpretazione: da un lato sul palco non ci sono segreti, tutto ciò che accade, le esibizioni così come le premiazioni ed i successi conclamati, sono trasparenti e veritieri (sarà davvero così?); dall’altro sui palchi di oggi non passano più canzoni paragonabili a quelle dei grandi cantautori italiani che hanno fatto la storia, come “Mistero”, il brano con cui Enrico Ruggeri vinse Sanremo esattamente trent’anni fa.   

Di qui la scelta d’inserire nello special della canzone una citazione del brano “Mistero”, un modo con cui Francesco da un lato gioca con i doppi sensi dei suoi testi e dall’altro mette la pulce nell’orecchio all’ascoltatore su quanto sacrificio sia necessario per avere successo oggi:

“Cosa ci prende?
 Quanto si dà?
 Quanto si paga davvero?” 

Come è nata la canzone.

Palcosceno probabilmente è rimasta nel cassetto per 15 anni. Ho iniziato a scriverla una sera tanto tempo fa. Nonostante la mia assoluta impreparazione di allora (non che mi ritenga ora un esperto, ma di sicuro con un pò più di esperienza musicale), mi ritrovai arruolato di getto a fare da giurato in un concorso canoro. Era un piccolissimo contest di provincia (in un ristorante in mezzo alle campagne), ciò nonostante venivano promessi ai concorrenti partecipazioni surreali a festival stellari. L’esperienza mi fece sentire terribilmente a disagio e in imbarazzo e mi diede l’ispirazione per la prima frase della canzone.

La copertina del singolo è stata realizzata interamente con l’intelligenza artificiale. Volendo dare rilevanza visiva al termine “osceno” del titolo e anche richiamare la connotazione sonora retrò del brano, la copertina è un’immagine vintage di una  casalinga in cucina che indossa delle cuffie, totalmente sconvolta e scandalizzata per la musica che sta ascoltando.

CREDITI

VIDEO

Scritto da: Francesco Malagutti, Mauro Asirelli e Silvia Mamolini

Regia: Gessica Caruso di LightFish Studio

Organizzazione: Francesco Malagutti, Mauro Asirelli, Enrica Cavina, Silvia Mamolini

Fotografia, riprese e montaggio: Gessica Caruso e Josè Loggia di Lightfish Studio

Attore protagonista: Ettore Nicoletti

Attori (la giuria – in ordine di comparizione)

Mauro Asirelli 

Maria Paternesi

Elisa Cavalli

Enrica Cavina

CANZONE

Autore musica e testo, voce, cori e ukulele: Francesco Malagutti

Co-autore musica, tastiera: Alessandro Guidi

Sintetizzatori: Nicola Peruch 

Sax: Danile Corraro

Tromba: Giuseppe Emiliani

Trombone: Damiano Drei

Violino, Viola: Nicoletta Bassetti

Violoncello: Giulia Costa

Cori: Nicoletta Bassetti, Maria Paternesi, Alessandro Guidi

Chitarra elettrica: Davide Tardozzi

Basso: Luigi Casadio

Batteria: Luigi Gambetti

Arrangiamenti: Francesco Malagutti, Alessandro Guidi, Ivano Giovedì

Mix & Recordings: Ivano Giovedì, Waveroof Studio

Mastering: Giovanni Versari, La Maestà Studio

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